giovedì 29 maggio 2025

IL NOROVIRUS: VOMITO E DIARREA

🦠 Vomito e diarrea: il Norovirus.

 come proteggere i nostri bambini (senza panico)

👩‍🏫👨‍👩‍👧‍👦 In questi giorni sono stati segnalati alcuni casi di Norovirus in scuole della provincia di Genova, in particolare a Cicagna.

È normale che i genitori si preoccupino quando sentono parlare di virus a scuola. Ma con informazioni chiare e buone abitudini igieniche, possiamo limitare i contagi e aiutare i bambini a guarire più in fretta 💪.


🔍 Cos’è il Norovirus?

È un virus molto contagioso che provoca gastroenterite acuta, cioè un'infiammazione dello stomaco e dell’intestino.

📍 Si trasmette facilmente:

  • tramite contatto diretto con una persona infetta
  • toccando superfici contaminate
  • mangiando o bevendo alimenti infetti

🦠 È resistente e si diffonde velocemente, soprattutto in ambienti come scuole e asili.


🤒 Quali sono i sintomi?

I sintomi compaiono in genere tra 12 e 48 ore dal contagio:

  • Vomito (più frequente nei bambini) 🤮
  • Diarrea acquosa 💩
  • Dolori o crampi addominali 🤕
  • A volte: febbre leggera, mal di testa, dolori muscolari 🌡️

 La malattia dura di solito 1–3 giorni, ma nei più piccoli può durare un po' di più.
💧Il rischio principale è la disidratazione.


🧃 Cosa fare a casa: 4 consigli pratici

  1. Tanta idratazione! 💧

Offrire spesso acqua con soluzioni reidratanti con sali minerali (si trovano in farmacia).

  1. Non forzare a mangiare 🍞

Se il bambino non ha fame, non insistere. In caso voglia qualcosa, cominciare con piccole quantità e osservare se riesce a trattenerlo.

  1. Evita farmaci anti-diarrea senza parere medico 🚫💊

Possono peggiorare la situazione nei bambini.

  1. Fermenti lattici? Ok, ma non fanno miracoli 🦠

Possono (forse) aiutare l’intestino a riprendersi, ma non cambiano molto l’andamento della malattia.

👉 Contattare subito il pediatra se:

  • Il bambino ha meno di 1 anno
  • Non riesce a trattenere nulla
  • Ha segni di disidratazione (bocca secca, poca pipì, stanchezza)
  • I sintomi durano più di 3 giorni

🦠 Non solo Norovirus…

Il Norovirus non è l’unico virus che può causare vomito e diarrea nei bambini. Ci sono altri virus intestinali in circolazione, soprattutto nei mesi freddi.

👉 La terapia è sempre la stessa:

  • Bere spesso, alternando acqua e sali minerali
  • Mettere a riposo l’intestino, cioè mangiare poco finché non passa la fase acuta

🛡️ Per uno di questi virus, il Rotavirus, esiste una vaccinazione orale altamente raccomandata, ma può essere somministrata solo nei primi mesi di vita (entro le 12–24 settimane di età).
💉 È gratuita, inclusa nel calendario vaccinale, e rappresenta una protezione importante contro le gastroenteriti più gravi.


🧼 Come prevenire il contagio

Il Norovirus si combatte soprattutto con l’igiene quotidiana:

🧼 Lavarsi le mani spesso con acqua e sapone per almeno 20 secondi, soprattutto dopo il bagno e prima di mangiare

🧽 Pulire e disinfettare le superfici con soluzioni a base di candeggina
🚫 Non mandare a scuola bambini con sintomi di vomito/diarrea fino a 48 ore dopo la scomparsa
👩‍🍳 Chi ha sintomi non dovrebbe cucinare per altri


🏫 Cosa possono fare le scuole?

  • Educare bambini e personale all’igiene delle mani 
  • Assicurare la presenza di sapone e carta monouso nei bagni
  • Disinfettare quotidianamente bagni, maniglie, banchi e giochi
  • Invitare le famiglie a tenere a casa i bimbi sintomatici

Domande frequenti (FAQ)

🔹 Quando può tornare a scuola mio figlio?

➡️ Altamente consigliabile aspetare almeno 48 ore dalla fine di vomito e diarrea.

🔹 Devo portarlo al pronto soccorso?

➡️ Solo se ha segni di disidratazione severa, sonnolenza, sangue nelle feci o non riesce a bere.

🔹 Posso usare il gel igienizzante al posto del sapone?

➡️ Meglio che niente . sempre meglio il lavaggio con acqua e sapone.


📌 Fonti affidabili

  • Ministero della Salute – Norovirus
  • Istituto Superiore di Sanità – Epicentro

💬 In conclusione

Il Norovirus è fastidioso ma nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente.
La chiave è prevenire il contagioidratare bene i bambini, e tenere a riposo l’intestino.

Niente panico, ma attenzione e buonsenso 👨‍⚕️




martedì 27 maggio 2025

Consigli per neogenitori (validi per tutti)

👶 Primo incontro con i neogenitori: ascolto, consigli e tanta serenità

SUL MIO CANALE TIK TOK (Pediatraalberto: (https://www.tiktok.com/search?q=pediatraalberto&t=1748337793634 ) trovate i filmati dei primi 5 consigli.

 

Durante il primo incontro con i neogenitori, il pediatra apre le porte a un dialogo sincero e rassicurante ❤️. Si parla con realismo, ma anche con empatia, dei dubbi più comuni e delle emozioni che accompagnano l’arrivo di un neonato. Ecco i punti principali affrontati, spiegati con semplicità e tanta umanità 👇


1. 💗 La mamma ha sempre ragione

Il primo messaggio è chiaro: la mamma è il punto di riferimento naturale per il suo bambino. Il suo istinto è un dono prezioso, da ascoltare con fiducia. I nonni e il papà hanno ruoli importanti (e bellissimi!), ma la connessione mamma-bimbo è speciale.
🍼 “Siamo qui, da che mondo è mondo, grazie all’istinto del bambino e della mamma.”
👉 Una mamma serena è il primo passo per un neonato sereno.


2. 🙉 Non ascoltare (troppi) consigli

Appena nasce un bimbo, arrivano mille pareri: zii, amici, vicini... Ma attenzione!
🎯 “Ascoltare sì, ma con filtro.” Ogni famiglia è diversa, ogni neonato è unico.
💡 Segui il tuo istinto, e non sentirti in colpa se scegli una strada diversa.


3. 🚶‍♀️ Uscire, uscire, uscire!

L’aria aperta fa bene a tutti 🌳. Anche una semplice passeggiata può cambiare la giornata.
👶 “Uscire tanto è importantissimo, meno persone all’arrembaggio, non meglio è.”
Anche un giro in macchina sotto la pioggia può fare miracoli.


4. 🚫 Vietato toccare!

I neonati sono delicatissimi: evitiamo che troppe mani li tocchino, soprattutto nei primi mesi.
😷 “Il pediatra ha detto di non toccarlo!” – una scusa perfetta se temete di sembrare scortesi.
📌 Meglio prevenire che curare.


5. 📵 Attenzione agli schermi

I telefonini non devono rubare spazio al legame reale con il bimbo.
🧠 “No al cellulare sul passeggino, no agli schermi fino ai 2 anni.”
👀 Sguardi, voci, coccole, letture ad alta voce: sono questi i veri superpoteri per la crescita.


Altri punti emersi nel colloquio 💬

6. 🤱 Fidarsi del proprio istinto

Non esistono regole scritte nella pietra. Ogni bambino cambia, e i genitori imparano ad ascoltarlo giorno dopo giorno.

7. 👨‍👩‍👧 Supporto reciproco nella coppia

La serenità del bambino dipende anche dall’armonia tra mamma e papà. Il papà non è “di contorno”: è parte attiva di questa meravigliosa avventura.

8. 📞 Chiedere aiuto quando serve

“Meglio una telefonata in più che un dubbio in sospeso.” Il pediatra è lì per voi: chiamate, scrivete, chiedete. Nessuna domanda è stupida.

9. 😅 I segnali “strani” sono spesso normali

Tremori, singhiozzi, starnuti, scoregge e rigurgiti... fanno parte del pacchetto neonato! Niente panico 🚼

10. 🍼 Allattamento: no alla colpevolizzazione

L’allattamento al seno è importante, ma non deve diventare un’ossessione. L’obiettivo è la salute e la serenità di tutti, non una medaglia da conquistare.

11. 😴 Evitare abitudini faticose in futuro

Nei primi mesi si sopravvive come si può. Ma poi, meglio evitare che il bimbo si addormenti solo al seno o in braccio: vi ringrazierete più avanti!

12. 🧸 Il ciuccio? Può aiutare

Un ciuccio può essere un alleato, meglio del seno usato solo per consolare o far dormire.

13. ⏱️ Alimentazione a richiesta

Niente orari rigidi, niente doppie pesate ossessive. Ogni bimbo ha i suoi tempi e il suo ritmo.

14. 📚 Informarsi, sì... ma bene!

Usate fonti affidabili (il pediatra vi darà qualche riferimento utile). Evitate i gruppi online pieni di consigli non verificati e confusione 😵‍💫

15. 🍦 Tempo per sé (senza sensi di colpa!)

Una mamma felice è una mamma migliore. Con il tempo, ritagliatevi momenti per voi, anche solo un gelato in tranquillità o una cena in coppia.


💬 Conclusione: siete già sulla strada giusta

Il messaggio finale è semplice e potente: nessun genitore nasce imparato, ma ogni genitore può diventare esperto… del proprio bambino.
🧭 Fidatevi del vostro istinto, cercate il supporto giusto e ricordate che il pediatra è lì per voi.
📦 Con amore, pazienza e un pizzico di leggerezza, si costruisce giorno dopo giorno un bellissimo equilibrio 💞.



 

lunedì 26 maggio 2025

MIO FIGLIO “HA FAME DI ARIA": Dispnea psicogena

MIO FIGLIO “HA FAME DI ARIA”: Quando il respiro si fa difficile: la dispnea psicogena nei bambini e negli adolescenti 😮‍💨💬

🔍 Cos’è la dispnea psicogena?

La dispnea psicogena (o sindrome da iperventilazione) è una condizione in cui il bambino o la bambina ha la sensazione di “fame d’aria”, come se non riuscisse a respirare bene, senza che ci sia una malattia dei polmoni o del cuore.

Si manifesta con:

  • Respiri frequenti e profondi
  • Sospiri ripetuti
  • Sensazione di “non riuscire a fare un respiro completo”
  • A volte giramenti di testa, debolezza, secchezza della bocca, confusione
  • Nei casi più intensi: svenimento

👧🧒 Può succedere a qualsiasi età, ma è più comune nell’adolescenza, specialmente nelle ragazze.


⚠️ È sempre il pediatra a fare la diagnosi

👉 La dispnea psicogena è una diagnosi di esclusione: ciò significa che prima bisogna escludere altre cause più comuni e potenzialmente più serie, come:

  • Infezioni respiratorie a decorso lento (es. bronchite atipica, tracheite)
  • Asma bronchiale
  • Inalazione di corpo estraneo (un pezzetto di cibo, ad esempio)
  • Problemi cardiaci o neurologici rari

🩺 Quindi, non basta leggere un articolo o guardare un video per capire cosa ha un bambino: serve sempre una visita medica, attenta e completa.


🛎️ I segnali che possono far sospettare una causa psicogena

Anche se solo il medico può fare la diagnosi, alcuni indizi aiutano a sospettarla:

😴 1. I sintomi spariscono completamente durante il sonno

Se il bambino o la bambina respira bene mentre dorme, è meno probabile che ci sia un problema fisico.

🕰️ 2. I sintomi compaiono in momenti di tranquillità

Per esempio, la fame d’aria può venire mentre si guarda la TVprima di andare a dormire, o dopo la scuola, e non quando corre o gioca.

📈 3. Compare in situazioni emotivamente difficili

Come litigi in casa, separazioni, traslochi, interrogazioni o episodi di bullismo.


🤯 Perché succede?

La dispnea psicogena è spesso una risposta del corpo allo stress o all’ansia. Ma attenzione: non vuol dire che il bambino è "nervoso" o che sta fingendo.
Anzi, spesso questi bambini non riescono a esprimere il proprio disagio con le parole, e il corpo lo fa al posto loro… usando il respiro.

🧠 Il respiro diventa così un messaggio silenzioso, una richiesta d’aiuto.


📚 ESEMPI PRATICI (nomi di fantasia)

👧 Chiara, 12 anni, inizia a sospirare spesso dopo un trasloco. Non ha febbre, né tosse, ma dice di “non riuscire a respirare bene” prima di andare a scuola. Durante la notte dorme senza problemi. Dopo la visita pediatrica e l’esclusione di cause fisiche, un percorso psicologico aiuta a collegare i sintomi all’ansia da inserimento nella nuova classe.

👦 Samuele, 9 anni, ha una sensazione di “nodo alla gola” e prende grandi respiri profondi la sera davanti alla TV. La mamma nota che succede solo quando è presente il papà, con cui ha avuto discussioni accese. Anche qui, nessuna malattia viene trovata: si avvia un percorso di ascolto familiare e il disturbo si riduce.

🧑‍🦰 Martina, 15 anni, accusa fame d’aria improvvisa mentre fa i compiti. Si scopre che ha subito atti di bullismo a scuola e non ne ha mai parlato. La psicoterapia aiuta a sciogliere il blocco emotivo.


👨‍👩‍👧 Il ruolo dei genitori: esserci, ma non fare gli psicologi

💡 I genitori hanno un ruolo centrale, ma è importante non forzare, non indagare troppo, non interpretare. I bambini non hanno bisogno di un “detective delle emozioni”, ma di una presenza solida e accogliente.

 COSA FARE:

  • Restare vicini e disponibili, con dolcezza
  • Riconoscere che “qualcosa non va” senza colpevolizzare
  • Consultare il pediatra
  • Se indicato, rivolgersi a uno psicologo dell’età evolutiva

 COSA NON FARE:

  • Minimizzare ("è solo una sceneggiata")
  • Fare pressioni ("dimmi cos’hai!")
  • Cercare di “curare” il disagio emotivo da soli

🧘 Come si aiuta chi soffre di dispnea psicogena?

Dopo aver escluso cause organiche, possono essere utili:

  • Tecniche di respirazione guidata
  • Respirare lentamente usando il naso o in un sacchetto (sotto controllo medico)
  • Attività fisica regolare
  • Pratiche rilassanti: musica, yoga, esercizi di consapevolezza
  • Supporto psicologico, se i sintomi persistono o si aggravano

🧾 In sintesi

COSA È

Sensazione di fame d’aria e sospiri, senza causa fisica

QUANDO SOSPETTARLA

Se i sintomi spariscono durante il sonno e sono legati a stress emotivo

COSA FARE SUBITO

Visita dal pediatra per escludere cause organiche 👨‍⚕️

COSA NON FARE

Non improvvisarsi psicologi, non indagare con insistenza

COME AIUTARE

Sostenere il bambino, ascoltarlo e — se serve — affidarsi a un professionista 👩‍⚕️🧠


💬 Conclusione

La dispnea psicogena è un grido silenzioso del corpo, che non va ignorato né sottovalutato.
Con ascolto, presenza e il supporto dei giusti professionisti, questi segnali possono trasformarsi in un’occasione per crescere e stare meglio
🌱